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Insonnia

Insonnia

L’insonnia è uno dei disturbi più diffusi nella popolazione occidentale che impatta in maniera considerevole a seconda della sua gravità, sulla qualità della vita di chi ne soffre.

Per insonnia si intende una condizione nella quale il soggetto percepisce un’insoddisfazione riguardo alla qualità, alla continuità temporale e al mantenimento del sonno.

Clinicamente infatti si può parlare di tre tipi di insonnia:

  • insonnia iniziale: difficoltà ad addormentarsi al momento di coricarsi
  • insonnia centrale: difficoltà nel mantenere un sonno prolungato in assenza di interruzioni e conseguente difficoltà a riprendere sonno nel breve tempo 
  • insonnia tardiva: risvegli mattutini precoci e incapacità di riprendere sonno fino all’ora della sveglia. 

Lo stress, l’astenia, le difficoltà di attenzione, concentrazione e memoria, sono alcune delle più comuni conseguenze che l’insonnia può causare sulle vite diurne di questi pazienti ma non solo, spesso questo comune disturbo psicologico può associarsi anche ad alterazioni dell’umore (come irritabilità o umore labile), sintomi depressivi e ansiosi.

Quando tali condizioni si manifestano a tal punto da creare disagio clinicamente significativo e/o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo, accademico, comportamentale o in altre aree importanti, allora è opportuno rivolgersi ad un professionista della Salute Mentale che sappia esaminare la problematica riferita, individuare i fattori predisponenti e di mantenimento e successivamente predisporre gli strumenti di trattamento della problematica più adeguati a seconda delle caratteristiche del paziente e del disagio riportato. 

In questo caso il modello Cognitivo-Comportamentale risulta essere elitario nel trattamento dell’insonnia. 

Fonti: 

Jennifer Consolini, Psicologa Clinica iscritta all’Ordine degli Psicologi del Veneto (nr. 12864)

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